A ottobre il maestro Riccardo Muti a Reggio per ricevere il Primo Tricolore

Riccardo Muti © 1Todd Rosenberg Photography – Courtesy of riccardomutimusic – FiTdRE

Il prossimo 7 ottobre il maestro Riccardo Muti, accogliendo l’invito del sindaco Marco Massari e della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, dirigerà la sua Orchestra giovanile Luigi Cherubini al teatro municipale Valli, in una serata-evento che segnerà il suo ritorno a Reggio a dieci anni di distanza dal suo ultimo concerto in città.

Nell’occasione, il maestro riceverà dal sindaco il Primo Tricolore, la massima onorificenza cittadina, che sarà consegnata a Muti “per i riconosciuti meriti artistici, per i valori sociali veicolati e per la vicinanza dimostrata alla cittadinanza di Reggio Emilia”.

“Il concerto di Riccardo Muti e della sua Orchestra giovanile Luigi Cherubini a Reggio rappresenta per noi un momento di straordinario valore, sia per la qualità della proposta culturale che abbiamo l’occasione di offrire alla nostra città sia perché ci permette di consegnare al maestro il Primo Tricolore”, ha detto il sindaco e presidente della Fondazione I Teatri Massari: “Con una carriera internazionale fatta di grandissimi successi e di consensi unanimi, Muti rappresenta infatti il prototipo di persona per cui questo premio è stato creato: un italiano che ha saputo guadagnare popolarità e stima grazie a talento, impegno, passione. Un italiano che ha saputo superare i confini nazionali per parlare al mondo col linguaggio universale della buona musica”.

L’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, composta da giovani talenti provenienti da tutta Italia, è stata fondata proprio dal maestro Muti e rappresenta oggi un’eccellenza nel panorama musicale, con il suo impegno nella formazione dei giovani musicisti e nella diffusione della cultura classica.

Il concerto reggiano del prossimo 7 ottobre prevede un programma di grande fascino e profondità, che comprende: Beethoven, Ouverture dal Coriolano, op. 62; Mozart, Concerto per flauto n. 2 in re maggiore, K. 314, interpretato dal talentuoso Karl-Heinz Schütz, flauto solista dei Wiener Philarmoniker, noto per la sua tecnica impeccabile e la sensibilità interpretativa; Beethoven, Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92, un viaggio attraverso le epoche classiche e romantiche, caratterizzato da capolavori di grande espressività e virtuosismo.



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