La von der Leyen: “I fondi ci sono”

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E’ atterrata poco dopo le 15.30 di oggi giovedì all’aeroporto di Bologna Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Pochi minuti dopo sono atterrati, con un volo partito da Ciampino, anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Ad accoglierli, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. La delegazione è subito ripartita in volo per una ricognizione su un elicottero dell’Aeronautica militare delle aree colpite da alluvioni, frane e smottamenti. Intorno alle 17 l’elicottero è atterrato nuovamente all’aeroporto del capoluogo emiliano, dove c’è stato il punto stampa.

Al termine la Meloni è tornata a Roma per presiedere il Consiglio dei ministri, mentre von der Leyen ha continuato la visita a terra con Bonaccini e Fitto.

“Grazie alla presidente che ha voluto venire in Emila per rendersi conto della situazione che sta affrontando la regione e la nazione intera”, ha detto la presidente del Consiglio, “con lei ero nei primi giorni in Giappone: da subito ha mostrato la sua solidarietà. Voglio ringraziare anche gli altri capi di stato che hanno offerto la loro disponibilità. È stato attivato il meccanismo europeo di protezione civile e hanno già offerto la loro disponibilità nove Stati membri: ci sono già segnali molto concreti di solidarietà dal punto di vista europeo. Il sostegno dell’Unione può essere in questa fase molto importante: noi nelle prossime settimane, fatta la stima complessiva dei danni dell’alluvione faremo la richiesta dell’attivazione del fondo di solidarietà, cui purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte”.

“È straziante vedere la devastazione causata dalle alluvioni nella bellissima regione dell’Emilia Romagna – ha affermato von der Leyen – Sono venuta qui per dirvi che l’Europa è in lutto con voi. E che siamo al vostro fianco. È stato attivato il meccanismo protezione civile, alcuni stati membri hanno già offerto aiuto, sono arrivate pompe idrovore da Slovacchia e Belgio, molte persone sono venute qua per farle funzionare. È un ottimo esempio di solidarietà europea. E sono rimasta colpita dalle centinaia di volontari, quelli che chiamate gli angeli del fango. È stato molto bello da vedere”.

E ha aggiunto che per l’emergenza “può essere utilizzato il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c’è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere”.