Dall’11 novembre la Provincia autonoma di Bolzano diventerà zona rossa, insieme a Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta che già lo sono. In zona arancione entrano invece Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria, che si affiancano cosi a Puglia e Sicilia. In questo caso I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista per le scuole superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza,domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione. Tutte le altre Regioni si collocano nella zona gialla fino al 3 dicembre per effetto dell’ultimo dpcm. In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22.
L’epidemia di Covid-19 in Italia peggiora e a livello nazionale l’indice di contagio Rt è pari a 1,7. “Nella settimana di monitoraggio – si legge nell’headline del report relativo alla sintesi nazionale – tutte le Regioni/PA sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane”. La maggior parte del territorio nazionale è compatibile con uno scenario 3 ma sono in aumento le Regioni e le province autonome in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 e la situazione è ormai “complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio con criticità ormai evidenti in numerose aree”.
La Lombardia con 2.08 è la regione con l’Rt più alto, segue la Basilicata con 1.99, Piemonte con 1.97, Molise con 1.88. e Provincia autonoma di Bolzano 1.87. È essenziale”rafforzare le misure di mitigazione in tutte le Regioni/PA”, osserva l’Iss e il direttore del dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, presenta il quadro di una”situazione epidemiologica da Covid-19 che continua a peggiorare”, con “oltre 500 casi per 100 mila abitanti e quasi tutte le regioni italiane pesantemente colpite”. Fra le preoccupazioni maggiori c’è quella per le strutture sanitarie: ci sono “forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri in tutte le Regioni/PA”, si legge nell’analisi dei dati per il periodo 26/10-1/11 con aggiornamento al 9 novembre.
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La minuscola Libreria del Teatro .... enorme baluardo.
Esiste sul filo rosso che ha attraversato Reggio Emilia il docufilm di Fasanella Pannone "Il sol dell'avvenire", ad ogni modo condoglianze alla famiglia.
GRANDE. IL PCI E IL PD lo hanno emarginato. Adesso vede la Verità.