“400 miliardi di aiuti, ma a chi andranno?”

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Scrive Luca Tamagnini, commerciante del centro storico di Reggio Emilia, in merito agli aiuti del governo stanziati per aiutare la ripresa dell’economia scossa dall’epidemia del Coronavirus: “Non sono un finanziere o un economista, ma sono pronto a scommettere che chi ha davvero bisogno dei 400 miliardi promessi dal governo a sostegno dell’economia non riuscirà a vederne un centesimo.

Vi spiego perché: i 400 miliardi che garantisce il governo dovranno essere richiesti al proprio istituto di credito, quindi se siete imprenditori, artigiani o liberi professionisti sapete benissimo come funziona accedere ad un finanziamento. Ogni banca ha un proprio Ranking e sotto una certa soglia non si può accedere a nessun finanziamento o forma di credito, nemmeno la carta di credito per intenderci.
Benissimo, nel nuovo decreto si dice che i finanziamenti sotto i 25000 Euro sono garantiti al 100% dallo stato, ma se io sono in contenzioso con il mio istituto di credito? Se ho un assegno impagato dovuto proprio a questa situazione emergenziale?
Come potrò accedere a questo finanziamento? Sarà impossibile!
Allora mi chiedo se il nostro governo voglia fare una sorta di pulizia imprenditoriale, lasciando morire le imprese che erano già in difficoltà prima dell’avvento del virus e ora sono in una sorta di stato vegetativo, oppure la solita mossa per salvare ed inondare di liquidità gli istituti di credito lasciando a loro la scelta a chi destinare i fondi.

Se il governo avesse davvero voluto tutelare le imprese in difficoltà bastava che l’imprenditore chiedesse liquidità direttamente al MEF e gli venisse concesso una sorta di finanziamento a lungo respiro che l’imprenditore pagava all’agenzia dell’entrate ogni mese.

Posso garantirvi, mio malgrado, che ci sarà una strage di micro e piccole imprese nell’immediato dove verrano trascinate anche medie aziende che lavorano con i consumi interni.

I forti saranno ancora più forti e i deboli scompariranno!”.