L’Agenzia spaziale italiana: rischio di possibile caduta di frammenti spaziali.
La vicenda ha avuto inizio nel 2016, cioè da quando una stazione spaziale cinese sta attuando un rientro incontrollato. E dovrebbe concludersi nei prossimi giorni con Il rischio, anche se remoto a detta degli esperti, di "una caduta di frammenti" che potrebbe interessare il territorio nazionale. E regionale
La vicenda ha avuto inizio nel 2016, cioè da quando una stazione spaziale cinese sta attuando un rientro incontrollato. E dovrebbe concludersi nei prossimi giorni con Il rischio, anche se remoto a detta degli esperti, di "una caduta di frammenti" che potrebbe interessare il territorio nazionale. E regionale
L’agenzia spaziale italiana (Asi) ha informato il dipartimento della Protezione civile che "il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese Tiangong 1 potrebbe interessare il territorio nazionale".

La stazione era stata lanciata nello spazio nel settembre del 2011, ma da marzo 2016 ha "iniziato una lenta e progressiva discesa in modo incontrollato". L’Agenzia spaziale ha specificato che "la caduta dei frammenti è prevista nel periodo che va dal 28 di marzo al 4 aprile del 2018 all’interno della fascia di dispersione nelle regioni a Sud dell’Emilia-Romagna inclusa".
Spiega ancora il bollettino dell’Asi che "la finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo potranno essere definite con maggiore precisione nelle 36 precedenti al rientro" della stazione cinese.
Gli esperti, tuttavia, ritengono che le possibilità di caduta di pezzi sia da ritersi remota.
Gli esperti, tuttavia, ritengono che le possibilità di caduta di pezzi sia da ritersi remota.







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