Il livello idrometrico del Po è sceso ed è basso come in piena estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% di quello di Como al 28% dell’Iseo. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso di metà agosto scorso. La situazione critica a causa di siccità e delle alte temperature per il fiume Po ha spinto l’Autorità distrettuale di bacino a convocare per il 6 marzo l’Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione, anche perché non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%.
La “preoccupazione maggiore” in questo momento per il Po “riguarda l’Appennino”, perché “quest’inverno non è nevicato e non abbiamo il contributo dello scioglimento della neve. Si tratta di un’area – in particolare l’Emilia, con Piacenza, Parma, Reggio e Modena – in cui la situazione di scarsità idrica si potrebbe far risentire in modo importante”. Lo dice all’ANSA Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.







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