Sto con Carletti

Andrea Carletti Bibbiano

È il caldo o siamo tutti fuori di testa?

Siamo rimasti una irrilevante minoranza noi difensori dello stato di diritto? È possibile che il vicepremier del mio Paese possa usare la foto di un sindaco per diffondere pubblicamente notizie infamanti su una persona soggetta a indagini e per colpire un partito politico (lo dico da non iscritto) fatto in prevalenza di militanti volontari e di retti amministratori che, per piccoli stipendi, dedicano anni della loro vita alla comunità assumendosi un carico di responsabilità così grande? Di cosa stiamo parlando?

I giornali e i giornalisti hanno ovviamente il diritto-dovere di dare notizie sulle indagini ma Carletti era ed è un integerrimo e bravo amministratore. E questo vale per qualunque persona nelle sue condizioni e appartenente a qualunque partito. Lui e tutte le persone soggette ad indagini saranno innocenti fino all’ultimo grado di giudizio. Sino ad allora abbiamo il dovere di chiedere alle istituzioni che venga tutelata la loro immagine e di proteggere la loro dignità di persone per bene.

Se qualcuno verrà giudicato colpevole (tra qualche mese o qualche anno) solo in quel giorno e solo quel tribunale ha titolo per esprimersi. Come prevede la Costituzione lo farà a nome del popolo, dunque anche a nome nostro. Non è accettabile che si parli pubblicamente in quel modo di Carletti come di nessun altro.

Taluni alimentano il sospetto con frasi del tipo “se l’hanno arrestato qualcosa ha fatto di sicuro”, dimenticando che Tortora fu sbattuto in galera come il peggiore dei criminali. Era innocente e patì sino alla morta la gogna mediatica.

Se fossimo rimasti lucidi, oltre che umani, dovremmo invece parlare di quale fogna sia diventata l’arena politica e di come sia ritenuto accettabile (se non addirittura fisiologico) che rappresentanti delle istituzioni possano impunemente sommergere di guano ogni più elementare principio del diritto che è fondamento della democrazia.

Tutti stiamo dalla parte dei bambini ma ciò non è in antitesi con la difesa di uno stato di diritto, anzi le due cose sono strettamente connesse. Noi che viviamo questo stato di cose con dolore e con rabbia, e che ancora crediamo nella Giustizia, siamo davvero rimasti una minoranza?




Ci sono 8 commenti

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  1. Carlo

    Nessuno vuole il linciaggio, ma quello che è successo a Bibbiano è lo stesso che è successo prima a Modena e prima ancora al Forteto.

    Che vada a processo serenamente, ma nel frattempo nascondere i fatti di un sistema di abusi di potere nei confronti di privati che avevano l’unica colpa di essere vulnerabili non può e non deve passare inosservato o silenziato da chi ha, e questo sul serio, interessi.

  2. Rosa Metallo

    Concordo pienamente con il vs pensiero,non si può infamare senza certezze,una persona che ha sempre fatto del bene…

  3. henry thoreau

    Sono sempre e assolutamente garantista.
    Devo però dire che le pubbliche amministrazioni locali non esercitano minimamente il garantismo verso i privati cittadini, che possono cadere vittime dell’ultimo fanatico burocrate dell’apparato senza trovare alcun interlocutore cui rivolgersi per trovare ascolto o difesa (quantomeno nel comune di RE). Provare per credere: nessuno vi darà risposta. E l’ultimo burocrate può arrecare ingiusti ed enormi danni senza correre praticamente il minimo rischio personale.
    L’unica strada lasciata al povero cittadino è quella dell’azione legale, con tutti gli oneri e le difficoltà immaginabili.

  4. Umberto

    Integerrimo= di assoluta onestà e rettitudine. Se anche avesse solo ceduto degli appartamenti in affitto, senza rispettare l’iter di Legge, non sarebbe più tale. Anche la difesa, pur legittima, non deve sconfinare nell’eccesso….

  5. Antitaliano

    Carletti era ed è un integerrimo e bravo amministratore

    Vedremo: se sono scemi i forcaioli, non è detto che siano saggi i garantisti.

    • Gionni

      Caro Antitaliano, i forcaioli sono SEMPRE scemi. Qui non si tratta di scommettere sulla colpevolezza o l’innocenza di un indagato. Si tratta di difendere le regole del diritto, a prescindere dall’esito dei processi. I livorosi assetati di sangue come sono i forcaioli (tendenzialmente soggetti sfigati, frustrati e invidiosi di tutto senza sapere un cazzo di niente) hanno SEMPRE torto.


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