Il Comune di Reggio ha deciso che da venerdì 5 settembre sulla facciata del municipio sarà esposta – oltre a quella di Emergency – anche la bandiera della Palestina. Un gesto “dall’alto valore simbolico”, ha spiegato l’ente comunale, con cui Reggio “intende unirsi a coloro che da più parti chiedono il raggiungimento concreto di una pace duratura”.
Un gesto che si aggiunge alle precedenti iniziative sullo stesso tema: lo scorso febbraio il consiglio comunale di Reggio aveva approvato una mozione per chiedere al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina; a maggio l’amministrazione comunale aveva aderito alla campagna nazionale “50.000 sudari per Gaza”, esponendo un lenzuolo bianco (simbolo della campagna) da una finestra del palazzo comunale; a luglio, infine, Reggio aveva aderito all’iniziativa “Disertiamo il silenzio”, sempre in supporto alla popolazione civile palestinese.
“A Gaza è in atto un genocidio che ha come vittima il popolo palestinese e un preciso responsabile, il governo israeliano, accusato di crimini di guerra”, ha spiegato il sindaco di Reggio Marco Massari: “Gaza è l’abisso della coscienza occidentale, come ogni guerra (sono 56 i conflitti nel mondo) rappresenta la negazione di ogni forma di umanità. Ognuno di noi ha una responsabilità da esercitare, non dobbiamo assuefarci al dolore altrui, non possiamo voltarci dall’altra parte, dobbiamo essere consapevoli che in qualunque circostanza noi possiamo e dobbiamo decidere dove stare. Dobbiamo prendere coscienza di questo, manifestare in tutti i modi la nostra opposizione a questo dramma”.
Reggio, ha aggiunto Massari, “sa dove stare: al fianco della Global Sumud Flotilla, una straordinaria mobilitazione popolare per portare aiuti alla popolazione di Gaza. Occorre un forte impegno dei governi nazionali per fermare un massacro che ha ridotto l’aspettativa di vita nella Striscia di Gaza da 70 a 40 anni, che ha ucciso un palestinese su quattro; una strage di innocenti inaccettabile, così come vittime innocenti sono gli ostaggi israeliani, che devono essere liberati. Ai volontari della flotta va tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza; il nostro governo deve garantire agli equipaggi protezione e sicurezza”.
Il Comune ha anche invitato i cittadini ad aderire alla raccolta fondi lanciata da Emergency per sostenere le strutture sanitarie ancora attive a Gaza.
Nelle giornate del 23 e 24 settembre, inoltre, il Comune – rappresentato dall’assessora Carlotta Bonvicini – parteciperà a Torino all’evento di lancio del progetto Akli Baladi, che coinvolge città italiane e palestinesi, tra le quali il Comune di Beit Jala, gemellato con Reggio. In occasione dell’evento, nei giorni immediatamente successivi all’appuntamento piemontese una delegazione di Beit Jala, composta da due consiglieri comunali, sarà a Reggio per visite e incontri.







dato che le finestre sono parecchie, suggerirei di esporre anche la bandiera dell’ISIS….
se poi Hamas avesse un logo, un vessillo o un labaro, metterei pure quella….