Reggio. Antenna via Plauto: ascoltateci

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Non ci stanno i cittadini di Via Plauto. Oggi si sono ritrovati per un ritrovo pacifico per raccogliere i fondi necessari per pagare una perizia di parte. Dopo il deposito delle 800 firme degli abitanti del quartiere per chiedere al Comune DI parlare con ILIAD e rivedere l’installazione, c’è stato l’incontro con l’Assessora Bonvicini ma i cittadini non si sono sentiti rassicurati.

Nel quartiere infatti sono già presenti sei stazioni radio base. Tra questi vi è un impianto in Via Fratelli Cervi n. 75 (in linea d’aria a circa 800 m) e un secondo in Via Romania (in linea d’aria a circa 600 m). Sovraccaricare la zona con l’ennesima antenna di telefonia mobile, pare dunque in netto contrasto con gli stessi principi di razionalizzazione e minimizzazione contenuti nei regolamenti del Comune, posto che non sono sussistenti problemi di linea nell’ambito territoriale in oggetto e la cittadinanza non ritiene di avere necessità di un’ulteriore gestore di linea.

Nelle immediate vicinanze al sito in cui verrebbe installato il ripetitore sono presenti a pochi metri le abitazioni di oltre 200 famiglie e 10 strutture sensibili: Scuola Materna Pio VI sita in Via Ferraroni, Scuola Primaria G. Verdi sita in Via Confalonieri, Scuola di teatro Etoile sita in Via Fratelli Cervi, Scuola di Calcio S.s.d. Virtus Libertas sita in via Ferraroni, Nostra Casa della Carità sita in Via Fratelli Cervi, Parrocchia S. Michele Arcangelo con annesso con Oratorio frequentati dai bambini del Catechismo, del Campo Estivo e di altre attività ludiche, Parco giochi “Buda” in via Catullo, Campo da basket di Via Plauto, Centro sociale di via Plauto, Ludoteca Tic Toc sita sempre in Via Plauto.
“Nessuno di noi credeteci è contrario al diritto alla comunicazione tanto è vero che abbiamo già sei stazioni radio base nel quartiere ma davvero non riusciamo a capire a cosa può servire quest’ultima visto che sono attive altri due a 600 e 800 metri da Via Plauto. Abbiamo messo nero su bianco i nostri dubbi sull’operazione e le perplessità sui modi. Siamo preoccupati per l’impatto che avrebbe sul quartiere ma siamo fiduciosi che il Sindaco e l’amministrazione ci daranno ragione.”

“Vogliamo che il Governo della città ci rappresenti come ha fatto l’amministrazione di Casalgrande dove recentemente su un caso analogo hanno risposto al gestore di sentire altra compagnia telefonica e di condividere le stazioni radio base esistenti così da non costruirne di nuove”

I cittadini vogliono che il Comune ravveda la propria posizione, (e che non si debba arrivare a soluzioni estreme come proporre ricorso al Tar come i cittadini di Via Gozzano) anche se le premesse non sono state delle migliori.



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