La procura di Reggio ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti sul progetto Silk-Faw

Silk Faw S9 al Tecnopolo di Reggio

La procura di Reggio ha aperto un fascicolo di indagine – al momento contro ignoti – sul progetto Silk-Faw, la joint venture tra l’azienda americana Silk Ev e la cinese Faw che aveva annunciato di voler realizzare a Gavassa un grande stabilimento per la produzione di auto sportive elettriche di lusso, con la promessa di assumere un migliaio di lavoratori e lavoratrici. I dettagli della vicenda.

18.45 – Il commento di Gianluca Vinci (Fratelli d’Italia)
“Confido sia accertato presto se lo stabilimento di auto elettriche di lusso sarà realizzato veramente oppure se il Partito Democratico locale ha preso un granchio”, ha attaccato il deputato reggiano di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci, che si è preso il merito dell’apertura dell’inchiesta, arrivata a suo dire “a seguito della mia denuncia”.

Ore 18.30 – Il commento di Benedetta Fiorini (Lega)
“Non abbiamo mai abbassato la guardia su questa partita dai profili sempre piuttosto ambigui e decisamente poco chiari, sin dal principio”, ha detto la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini: “Ben venga questa indagine della magistratura sugli aspetti finanziari dell’operazione; purtroppo però conferma i nostri dubbi, alimentati anche dalla necessità di preservare il know-how del nostro territorio e garantire la realizzazione delle aspettative di sviluppo e di posti di lavoro di cui oggi c’è più che mai grande bisogno. Si potrebbe pensare che qualcuno abbia agito con pressappochismo e faciloneria, abbagliato dall’illusione dell’arrivo “dell’investitore straniero” pieno di dollari e yuan… I reggiani, gli emiliani non lo meritano”.

16.40 – Il commento del Movimento 5 Stelle reggiano
Immediata la reazione di eletti ed elette del Movimento 5 Stelle: per l’europarlamentare Sabrina Pignedoli, i parlamentari Maria Edera Spadoni, Stefania Ascari, Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi e i consiglieri comunali Paola Soragni (Reggio) e Giancarlo Setti (Correggio) “è giusto che si faccia piena luce su un progetto che presenta molti punti di domanda, un’operazione di cui sin dall’inizio denunciammo i numerosi punti oscuri, presentando anche un’interrogazione alla Commissione europea su quanto stava accadendo”.

“Meno male che nell’ultima riunione tra i vertici dell’azienda, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio avevano assicurato che tutto stava procedendo secondo i piani. Piani in realtà slittati di continuo, compreso il rogito per l’acquisto dei terreni, previsto dopo continui ritardi per il 5 agosto scorso e rimandato ancora una volta. Non sorprende nessuno se la procura finalmente vuole vederci chiaro, indagando su finanziamenti che non sono mai arrivati e società con sede in Irlanda e nel paradiso fiscale delle isole Cayman”.

Un progetto “che ha visto anche l’arruolamento di dirigenti che hanno dato lustro ad aziende automobilistiche della Motor Valley emiliana, senza contare l’enorme consumo di suolo, questo sì, sicuro e garantito. Ha stupito molto in questi mesi l’atteggiamento della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Reggio, che hanno continuato a sostenere il progetto con un ingiustificato entusiasmo che pochi hanno avuto il coraggio di contraddire. Un entusiasmo che prevedeva anche cospicue erogazioni di denaro pubblico e “scorciatoie” burocratiche come i lavori senza Via (la valutazione di impatto ambientale), non si sa di preciso su quali basi. Viene da domandarsi perché imprenditori emiliani ben più seri non ricevano tanti fondi e facilitazioni da Regione e Comune, nonostante il periodo critico e nonostante lavorino già sul territorio”.


09.00 – La vicenda giudiziaria
La procura di Reggio ha aperto un fascicolo di indagine – al momento contro ignoti – sul progetto Silk-Faw, la joint venture tra l’azienda americana Silk Ev e la cinese Faw che aveva annunciato di voler realizzare a Gavassa un grande stabilimento per la produzione di auto sportive elettriche di lusso (e che avrebbe dovuto accogliere anche la sede dell’azienda e il centro di innovazione), con la promessa di assumere un migliaio di lavoratori e lavoratrici.

A fine luglio i vertici di Silk Sports Car Company, incontrando l’assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il sindaco di Reggio Luca Vecchi, avevano assicurato che l’acquisto del terreno di Gavassa sul quale sarebbe dovuto sorgere lo stabilimento sarebbe stato concluso il 5 agosto, e che la cerimonia ufficiale di inizio dei lavori sarebbe stata organizzata per l’inizio di settembre: ma i continui slittamenti rispetto ai programmi annunciati in precedenza e le promesse fin qui disattese hanno convinto la magistratura a fare questa prima mossa nel tentativo di fare chiarezza sulla vicenda.

La procura reggiana ha quindi incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di eseguire tutti gli accertamenti fiscali necessari in merito all’operazione, a sostegno della quale erano anche stati stanziati dalla Regione (ma non ancora erogati) ben 4,5 milioni di euro.



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