Il cuore di Reggio si chiude tra i pilomat

Mirko Tutino Pilomat

“Non è solo la stazione Av Mediopadana che ci avvicina all’Europa, ma anche un centro storico vivibile, con meno inquinamento, riqualificato e con un ridotto traffico automobilistico. Con l’attivazione dei Pilomat abbiamo reso la parte centrale della via Emilia, le piazze e il cuore della centro storico un luogo più sicuro per chi vive la città a piedi”: parola di Mirko Tutino, assessore comunale a infrastrutture del territorio e beni comuni, dopo la messa in funzione degli otto dissuasori mobili per rafforzare la pedonalizzazione dell’esagono cittadino di Reggio.

“Il cuore di Reggio è diventato un’unica grande piazza, dove incontrarsi, passeggiare o fare shopping. Nelle città europee che vengono citate per la loro qualità della vita e per il benessere, i centri storici sono pedonalizzati e l’utilizzo delle auto è riservato ai residenti e a pochissime categorie che hanno particolari necessità”.

“Siamo consapevoli – ha aggiunto l’assessore – che è necessario un cambiamento di abitudini. Questi piccoli cambiamenti nella vita di tutti i giorni, che chiediamo agli automobilisti, genera effetti positivi per chi il centro storico lo vive a piedi o in bicicletta. Tra poche settimane, con l’arrivo della bella stagione, questa fruibile grande piazza pedonale sarà a disposizione di tutti i cittadini e ne beneficeranno anche le tante attività commerciali che in centro hanno la loro sede”.

Proprio per questa ragione, in questa fase di avvio, gli orari in cui i Pilomat saranno abbassati (fino al 30 giugno dalle 5 alle 11 e dalle 14 alle 17) sono stati concepiti “per dare massima possibilità di accesso ai fornitori delle attività del centro”. Il Comune sta raccogliendo tutte le criticità emerse, che per Tutino “inevitabilmente esistono quando si attiva un cambiamento così significativo e che comporta l’impiego di nuove tecnologie e software”, offrendo la disponibilità dell’amministrazione comunale a correggere ciò che non funziona “e a cercare di incontrare il più possibile le esigenze dei residenti, così come le necessità delle attività commerciali e artigianali che vivono il nostro centro storico”.

In questo senso, ha concluso Tutino, “ogni canale informativo attivato negli ultimi due mesi continua a rimanere aperto, perché sappiamo che ogni aspetto di questo cambio di abitudini è migliorabile in corso d’opera”. Tutti i soggetti aventi diritto all’accesso possono rivolgersi all’Ufficio permessi del Consorzio Tea.

Nel frattempo, però, monta la polemica, con in prima fila il candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni amministrative Roberto Salati: per Salati, infatti, l’attivazione dei pilomat “è l’ennesimo sfregio alla città, che si unisce alle strisce bianco blu che hanno circondato il centro rendendone impossibile l’ingresso per tutti i cittadini reggiani, da luogo d’incontro per tutti i cittadini questa amministrazione lo ha trasformato in una landa desolata”.

“Abbiamo già potuto toccare con mano – ha attaccato Salati – i gravi problemi causati nel recente passato dai pilomat in centro, rendendo in alcuni casi impossibile l’accesso alle ambulanze; è nota la vicenda che ha visto coinvolto don Franco Ranza, trasportato a braccio fino all’ambulanza perché non si abbassava il pilomat. E le forze dell’ordine? Faranno inseguimenti a piedi di spacciatori e scippatori in bicicletta? Se tutto ciò non fosse preoccupante ci sarebbe da ridere, purtroppo Vecchi non vuole pedonalizzare la città, la sta appiedando!”.

La proposta del centrodestra reggiano, invece, è quella di studiare una riapertura mirata in alcuni orari e in determinati punti “per consentire un accesso più facile al centro, ai suoi negozi, agli uffici comunali e alle sue bellezze. Una soluzione da sempre utilizzata dai comuni di Parma e Piacenza: Reggio non merita di morire!”.

Critica anche la candidata sindaco di Alleanza Civica Cinzia Rubertelli: “L’idea di blindare il centro storico con i pilomat va contro ogni logica di sicurezza, rivitalizzazione e ripresa dell’esagono cittadino. Questa parte della città ha bisogno non di nuove piazze, peraltro progetti calati dall’alto, ma di un politica vera che ne faccia il cuore pulsante della città. Perché il cuore di Reggio non è diventato un’unica grande piazza, come sostiene l’assessore Tutino, dato che – allo stato delle cose – il centro è morto: poca gente, in qualsiasi ora del giorno, negozi che chiudono, pochi parcheggi”.

Una situazione che, secondo la Rubertelli, rischia addirittura di peggiorare con i pilomat, “che hanno già portato con sé disagi, come le cadute in bicicletta. Per non parlare delle difficoltà che questi nuovi dispositivi porteranno alle forze dell’ordine impegnate in un inseguimento o in un’emergenza. È chiaro che il centro storico deve riempirsi di gente per essere più sicuro. Non il contrario. In quest’ottica abbiamo proposto di adeguarci alle vicine Parma e Modena dotando il centro storico di dehors, vale a dire le distese chiuse invernali. Sarebbe un primo passo per rivitalizzare il cuore della nostra città e dare linfa agli esercenti”.



Ci sono 2 commenti

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  1. Rambert

    ben vengano i pilomat! per quanto mi riguarda potrebbero mettere un pilomat a bagnolo e un altro a rivalta. in mezzo solo bici. (e abito in centro e lavoro fuori! so cosa è il traffico a reggio! davvero non vi basta??)
    il centro riaperto alle auto, ho il terrore! ci farete scappare tutti intossicati, col raschietto in gola.
    ma davvero commercianti pensate di battere amazon coi parcheggi in centro??? suggerisco modestamente di cambiare paradigma. vi informo che anche il tempo dei centri commerciali è finito …se guardate a quelli..
    Non faccio spesa in un centro commerciale da 6 anni. La spesa mi arriva a casa. L’auto solo il minimo indispensabile.
    Riaprite le auto al centro e scappo in provincia

  2. francesca

    Comunque se giri l’angolo e vieni in piazza San Propsero c’e’ l’autostrada, camioncini anni 60 che sgasano e parcheggiano selvaggiamente ovunque. Forse l’assessore pensava ci fosse il mare. Ma non siamo a Zoagli.


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