Coronavirus, fino al primo marzo in Emilia-Romagna chiusi asili, scuole, università e musei

Coronavirus ambulance

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il ministro per la salute Roberto Speranza hanno firmato un’ordinanza (qui il testo completo) per disporre da lunedì 24 febbraio a domenica primo marzo la sospensione dell’attività di tutte le scuole di ogni ordine e grado, degli asili nido, delle università e dei musei e lo stop a manifestazioni, eventi e ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e delle procedure concorsuali.

La misura, valida su tutto il territorio regionale, è stata messa in campo per contrastare la diffusione del contagio da nuovo Coronavirus. Sono ancora in corso le valutazioni su eventuali ulteriori misure precauzionali per Piacenza e il suo territorio provinciale, dove sono salite a quota nove le persone contagiate.

“Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini”, ha spiegato il presidente Bonaccini: “Voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”.


L’ordinanza prevede in particolare la sospensione di “manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva etc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.

È prevista inoltre la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, dei corsi professionali, dei master, dei corsi per le professioni sanitarie e delle università per anziani – ad eccezione delle attività formative svolte a distanza e ad esclusione dei medici in formazione specialistica e dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

L’ordinanza prevede poi la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei “e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004”. Saranno sospesi anche i viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che all’estero.

Nell’ordinanza, inoltre, figura l’obbligo da parte degli individui che abbiano fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico (quelle identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità) di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

Le direzioni sanitarie ospedaliere, dal canto loro, sono chiamate a predisporre limitazione particolari all’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, “preferibilmente una persona per paziente al giorno”. Anche le Rsa per persone non autosufficienti “dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, l’ordinanza regionale prevede che “deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua”. È prevista, infine, la sospensione delle procedure concorsuali “ad esclusione dei concorsi per personale sanitario”.



C'è 1 Commento

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  1. Corona

    Novità, palestre e piscine aperte , evidentemente la percezione di pericolosità varia a seconda che lo stipendio sia pubblico e pagato o meno.


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