Terminal One sulla situazione Fiere di Reggio

In relazione ai diversi articoli ed interventi pubblicati su svariate testate giornalistiche nei giorni scorsi, il CDA di Terminal One ritiene ormai necessarie alcune precisazioni e puntualizzazioni, avanzando nel contempo alcune richieste per arrivare ad una situazione che possa essere quanto prima più chiara e definita. 
 
Ormai da diversi mesi Terminal One ha raccolto la disponibilità di 16 imprenditori (di cui 12 reggiani) per aderire e costruire insieme un progetto di rilancio del Polo fieristico di Reggio Emilia. Imprenditori che hanno creduto nelle potenzialità di questa infrastruttura, hanno manifestato la volontà di investire su un’attività che ha un innegabile e riconosciuto interesse pubblico, hanno iniziato a lavorare, hanno avuto modo di registrare anche primi, importanti risultati sia dal punto di vista degli afflussi che da quello del miglioramento dei servizi offerti agli organizzatori, espositori e al pubblico. Ora però questo gruppo che ha costituito Terminal One si trova di fronte ad una situazione che rischia di compromettere tale percorso di rilancio: ad oggi non abbiamo ancora capito né la tempistica né le modalità tecniche con cui verrà organizzata la gara competitiva. 
Terminal One riconferma che è impossibile gestire l’attività fieristica con contratti di affitto d’azienda rinnovati di anno in anno. Per questo avevamo chiesto un percorso che prevedesse una gara competitiva che assicurasse entro luglio l’aggiudicazione del complesso fieristico al miglior offerente, com’è giusto che sia.
 
Alcuni imprenditori partiti con entusiasmo potrebbero arrivare a demoralizzarsi e a perdere slancio. Se qualcuno alla fine deciderà di tirarsi indietro, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di questa opportunità sfumata: siamo ormai a fine aprile e non è stata ancora indetta ufficialmente l’asta, nemmeno adducendo spiegazioni convincenti su quelle che possono essere le motivazioni. Questi 16 imprenditori ad oggi sono gli unici ad aver messo la faccia in un ambizioso programma di rilancio e investimenti, hanno iniziato un lavoro importante e non comprendono, non avendo a disposizione alcun elemento certo, questa situazione di stallo prolungato.
 
Già da tempo Terminal One era pronta ad inviare l’offerta irrevocabile agli organi incaricati della procedura, anche perchè il percorso iniziato non può più prescindere dalla possibilità di pianificare e programmare il futuro delle Fiere. Stiamo procedendo con l’organizzazione di altri eventi molto interessanti, grazie al coinvolgimento di diversi operatori economici che continuano a credere nelle forti potenzialità dell’infrastruttura: nuove fiere, concerti, mercati, manifestazioni sportive e altre ancora. 
 
Siamo consapevoli che si tratta di un business complesso dove gli utili non sono mai garantiti e le perdite possono essere dietro l’angolo, ma questo viene fortemente aggravato se non c’è la possibilità di compiere adeguata programmazione. In questa fase temporeggiare ulteriormente risulta controproducente, non soltanto per Terminal One, ma più in generale per il quadro economico territoriale.
 
Noi crediamo in questa realtà, ancor più sulla base dei buoni risultati di affluenza registrati nei primi mesi dell’anno, degli eventi già in programma e di quelli al momento in fase di progettazione, ma con ottime probabilità di essere concretizzati. 
 
Chiediamo solo di poter agire in un ambito di piena chiarezza, l’unico in cui un nostro impegno potrà continuare ad essere garantito.