Scuola, scade il termine per i vaccini

Oggi lunedì 12 marzo è il giorno nel quale è fissato l’obbligo per tutti i bambini di essere in regola con il programma vaccinale. 

I genitori ancora sprovvisti della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o ancora non forniti della prenotazione in una Asl rischiano di veder negare l’entrata dei propri piccoli nelle aule. Lo ha precisato il presidente dell’Anp, l’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, dopo la circolare Miur-Salute che ha fissato a ieri, 10 marzo, il termine ultimo per la presentazione dei documenti. 

E da oggi, chiarisce l’Istituto Superiore di Sanità, si avvia il meccanismo messo a punto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione che impone ai dirigenti scolastici l’obbligo di inviare, entro il 20 marzo, una comunicazione scritta alle famiglie dei bambini non ancora in regola con le vaccinazioni, invitandole a provvedere. 
 
Il presidente dell’Istituto superire di sanità, Walter Ricciardi, sottolinea l’improrogabilità del termine del 10 marzo per la presentazione della documentazione richiesta.
 
"Quella del 12 marzo 2018 non è  una data vincolante. La legge 119/2017 non la prevede come tale. Non abbiamo avuto alcuna notizia da parte delle autorità scolastiche e sanitarie. Non credo che nessun dirigente scolastico si prenderà l’onere di lasciare un bimbo fuori dalla scuola senza alcun preavviso, nessuna comunicazione ufficiale. Siamo tranquilli che entreranno. Se dovesse accadere che lasciano qualcuno fuori, ne risponderanno in sede legale", dice Matteo Angelini, uno dei genitori dell’associazione ‘E pur si muove’ di Rimini, il gruppo nato con l’intento di coinvolgere e organizzare i cittadini della provincia che hanno deciso di attivarsi "per la Libertà di Scelta in campo vaccinale".