Reggio, la destra e gli antifascisti scendono in piazza. Video: le manifestazioni in centro

La destra e gli antifascisti sabato 10 febbraio sono scesi in piazza nel centro storico di Reggio Emilia: i primi in occasione del Giorno del Ricordo per una manifestazione dedicata agli italiani infoibati da Tito al termine della Seconda guerra mondiale, i secondi per un presidio contro le nuove forme di fascismo.

"Il Coordinamento per la Giornata del Ricordo a Reggio Emilia – recitava la nota della destra – comunica che nella giornata di sabato 10 febbraio 2018 una manifestazione in Piazza Prampolini, a partire dalle ore 10.00 fino alle ore 12.00.

La Giornata del Ricordo, riconosciuta con legge dello Stato, è dedicata agli Italiani di Istria, Dalmazia e Terre Giulie che – durante la Seconda Guerra Mondiale e nel Dopoguerra – vennero fatte oggetto di stragi – anche nelle Foibe carsiche – e costrette all’esodo di massa dai partigiani Jugoslavi comunisti di Tito.
La manifestazione sarà composta da cittadini senza bandiere di partito, ma solo con Bandiere Nazionali italiane tricolori, dalle bandiere municipali di Trieste Fiume, ecc.
Verrà manifestata solidarietà e lanciato un appello a favore della Comunità Italiana in Venezuela che sta vivendo una drammatica situazione politica, sociale ed economica". Il Coordinamento: Isabella Albertini; Alessandro Aragona; Nicola Azzali; Laurenzia Azzolini; Luigi Bagnoli; Mario Bianchi; Alberto Bizzocchi; Renato Braccini; Paolo Brunazzi; Massimiliano Camurani; Ivaldo Casali; Alessandro Casolari; Paolo Comastri; Elena Diacci; Marco Eboli; Fabio Ferrari; Prospero Ferrarini; Moeris Galaverni; Letizia Iori; Carlo Mazza; Andrea Nanetti; Manuel Negri; Pietro Negroni; Ermanno Pattacini; Fabio Pederzoli; Federica Prati; Elena Ravelli; Pier Luigi Riccò; Carlo Riggio; Roberta Rigon; Luca Tadolini.
 
E anche gli antifascisti sono scesi in piazza sabato 10 febbraio a Reggio Emilia con un presidio dal nome: "Non è follia. E’ fascismo", per testimoniare ed esternare l’indignazione dopo i fatti di Macerata. Al presidio di sabato 10 febbraio alle ore 11.00 in piazza Roversi (Angolo via Farini – Corso Garibaldi) partceipano anche Città Migrante e Aq16.

"L’attentato di Macerata ai danni di sei cittadini di origine straniera – si leggeva nella nota –  ci indigna profondamente, ed ancor di più ci indigna la narrazione preoccupante che accompagna i fatti la cui matrice è chiara e rivendicata: un’aggressione punitiva, arbitraria, motivata da un forte impianto ideologico razzista e fascista. Identica nelle modalità e nell’esecuzione degli attentati che hanno sconvolto l’Europa in questi ultimi anni in Francia, Inghilterra e Belgio e che abbiamo visto farsi eccidio in medioriente.


LeU partecipa al presidio. "Aderiamo al presidio antifascista organizzato a Reggio Emilia sabato 10 alle ore 11 in piazza Luigi Roversi da diverse realtà sociali della nostra città e alla manifestazione regionale organizzata da Anpi, Arci, Cgil e Libera a Bologna in Piazza del Nettuno alle ore 10.
Esprimiamo inoltre soddisfazione per il fatto che una delegazione di Liberi e Uguali abbia deciso di partecipare comunque alla manifestazione di Macerata, e ringraziamo Pippo Civati, Nicola Fratoianni e Roberto Speranza per la loro netta e tempestiva decisione.
Quello che sta accadendo in questi giorni, dopo la tentata strage da parte del neofascista Trani, ci preoccupa profondamente. Il tardivo appello del sindaco di Macerata e l’atteggiamento del ministro Minniti, che mettono sullo stesso piano manifestazioni fasciste (che si sono regolarmente svolte in questi giorni) e antifasciste, riteniamo trasmettano un messaggio profondamente errato, ponendo sullo stesso piano chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza e chi la usa strumentalmente per tentare di sabotarla e disattenderla.
 
Riteniamo che mai come ora sia importante, per chi crede nei valori della Costituzione e vuole vederli applicati, riprendersi spazi e luoghi pubblici, alzare la voce per fare sentire la propria opposizione al diffondersi di violenza e razzismo, mobilitare menti ed energie in un duro contrasto al riemergere di atteggiamenti e ideologie che già in passato hanno luttuosamente colpito il nostro Paese. 
 
Per questo saremo sempre in campo a fianco di chi intende contrastare questi fenomeni, che questo accada in un piccolo paese della provincia come Fabbrico, in un capoluogo come Reggio Emilia o Macerata o in grandi città come Bologna o Milano. Chi si batte contro il fascismo, il razzismo, l’omofobia e la paura del diverso, troverà sempre in noi supporto e aiuto".