Pizzarotti chiama a raccolta i sindaci. Dal summit di Bologna le basi per un nuovo partito

Mentre il Pd sta compiendo le prime manovre di apertura alle forze civiche in vista delle Regionali, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti porta avanti il progetto del partito dei sindaci e dà appuntamento a Bologna agli amministratori emiliani interessati.

 
Domenica 18 marzo è stato fissati un primo incontro per contarsi e puntare i primi paletti parlare concretamente dell’organizzazione della nuova formazione politica da lanciare in Emilia Romagna. Il prossimo anno si torna alle urne in regione e bisogna farsi raovare pronti.
Con il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, a capo dell’operazione, potrebbe esserci anche il sindaco di Comacchio Mario Fabbri, anche lui dissidente Cinque Stelle e quello di Cento Fabrizio Toselli.

Il Pd di Parma a Bonaccini. Il segretario cittadino del Pd di Parma Michele Vanolli scrive in una nota: "Il presidente Bonaccini fa bene ad auspicare la nascita di una coalizione larga di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali.
I giudizi del Presidente Bonaccini e del sindaco Merola su Pizzarotti sono ormai noti. Sarebbe però utile sapere, a fronte di tanta apertura di credito ed elogi, cosa ne pensa il sindaco Pizzarotti della Presidenza Bonaccini.
Cosa pensa il sindaco di Parma su questi cinque anni di governo regionale? Qual è il suo giudizio da cittadino e da amministratore? 
Questo potrebbe essere un buon punto di partenza per una discussione che non deve essere condotta in politichese, ma sulla base dei problemi reali dei cittadini emiliani e delle risposte che, come classe politica, intendiamo offrire e promuovere. Sono consapevole del fatto che il confronto in vista delle elezioni regionali debba necessariamente essere promosso a Bologna, dai dirigenti regionali del mio partito. E bene ha fatto il presidente Bonaccini a porre la questione, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Pizzarotti a favore delle liste di centrosinistra. Vorrei però ricordare a tutti che il confronto sulle prospettive di Parma deve essere promosso nella nostra città, dalla classe dirigente locale, e non altrove".