"Ehi pippein non rompete il cazzein mi raccomando amico mio", "Dillo anche a Claudien" (Claudio Terzi) e "Sopratutto col rapporto che avete con me". Sono questi i tre messaggi, corredati da emoticon con i cuoricini, inviati via whatsapp da Emanuele Calaiò al giocatore dello Spezia Filippo De Col su cui si basa l’accusa di tentato illecito sportivo per cui la Procura Federale ha deferito giocatore e per responsabilità oggettiva il Parma.
Secondo l’accusa sarebbero la prova di un tentativo di combinare il match Spezia-Parma che si giocherà poche ore dopo l’invio di questi messaggi e che vide gli emiliani vittoriosi per 2-0 e promossi in serie A. L’inchiesta ha riguardato anche Fabio Ceravolo, autore di un altro messaggio finito nel mirino degli inquirenti, ma alla fine l’attaccante ex Benevento è stato escluso dal deferimento. Ora il Parma ha a disposizione dieci giorni di tempo per preparare la propria memoria difensiva, a metà luglio potrebbe arrivare la sentenza definitiva dopo i due gradi di giudizio.
Ultimi commenti
che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]
Eppure i sigg.ri draghi e meloni, ultimi due premier in carica nel nostro paese, nostro si fa per dire, vanno dicendo da più di due […]