Manovre e manovrine

In città si preparano le elezioni politiche del 4 marzo, ma quel che più agita la politica locale sono in realtà le amministrative che si terranno nella primavera del 2019.
Nessuno ne parla apertamente, ma sono già in corso incontri, sondaggi riservati, pranzi e cene quasi a lume di candela per preparare la lunga volata verso il municipio.
 
I più attivi, in questa fase, sono i cosiddetti civici messi insieme da Cinzia Rubertelli, che già siede solitaria in sala Tricolore. Ispirata dall’ex leghista Giacomo Giovannini e appoggiata dai saggi consigli di Dario Caselli (presidente della Fondazione Manodori negli anni d’oro tra la fine e l’inizio del secolo), la Rubertelli vorrebbe raccogliere in un fronte centrista i delusi dal Pd e i molti ex privati di un posto al sole dopo una lunga carriera politica.
 
 
Tra i dialoganti con quest’area si segnala persino l’ex segretario comunale del Pci-Pds, nonché ex assessore, Franco Corradini, per decenni vicino all’ex sindaca Antonella Spaggiari. Corradini, tra l’altro, responsabile delle liste Ds nelle tornate elettorale in cui vennero candidati ed eletti i vari Scarpino e Olivo, è stato convocato in questi giorni in veste di testimone al processo Aemilia: certamente, l’esperienza su come si organizzano le campagne elettorali non gli manca.

 
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Un altro uomo vicino a Corradini, Duilio Cangiari, ha ripreso l’attività politica a nome dei Verdi – i quali saranno candidati nel micro-cartello elettorale alle politiche con il Psi di Nencini e Del Bue, in coalizione con il Pd. Il gruppo si chiama Agenda Verde, è composta soprattutto da ex vicini alla sinistra, e sarebbero intenzionati a portare il simbolo del sole che ride (ammesso che glielo concedano) in un eventuale lista dalle dichiarate intenzioni ambientaliste.