Isis, arrestato italo-marocchino. Ritenuto l’autore primo documento Daesh in italiano

"Partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico".

E’ l’accusa nei confronti di un italo-marocchino arrestato questa mattina dalla Polizia al termine di un’indagine dell’Antiterrorismo coordinata dalla procura di Torino. Si tratta di Elmahdi Halili, 23enne autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano.

Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nel nord Italia nei confronti di soggetti legati ad ambienti dell’estremismo islamico. 
 
I 13 decreti di perquisizione sono stati emessi nell’ambito dell’indagine che ha portato in carcere Halili e sono scattati a Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata nei loro confronti è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web. Fra questi anche un reggiano, Luca Aleotti, già noto alla giustizia, a febbraio aveva finito di scontare la sorveglianza speciale, per istigazione al terrorismo.

Indagato docente residente a Ferrara. C’è un docente italiano, originario di Foggia e residente da anni a Ferrara, tra gli indagati nell’inchiesta della Dda di Bari su una presunta cellula terroristica che ha portato ieri all’arresto del 59enne Mohy Eldin Mostafa Omer Abdel Rahman, cittadino di origini egiziane, presidente dell’associazione culturale islamica "Al Dawa" (ora sotto sequestro). Contestualmente all’arresto dell’uomo, accusato di indottrinare al martirio anche bambini, e al sequestro di beni nei confronti di sua moglie, la 79enne Vincenza Barbarossa, gli uomini della Digos hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di altri tre indagati: due connazionali di Abdel Rahman residenti a Foggia e il docente italiano convertito all’islam. Quest’ultimo, parente della moglie del 59enne, risiede a Ferrara, dove è sposato con figli e insegna in un istituto comprensorio a bambini di fra i 6 e 12 anni. Le indagini dell’Antimafia barese hanno rivelato contatti e frequentazioni sospette con l’associazione culturale di Foggia.

Nella giornata di martedì un arresto anche a Foggia. Digos e Gdf hanno arrestato a Foggia un uomo di 58 anni di origine egiziana e con cittadinanza italiana accusato di far parte dell’Isis: insegnava a una decina di bambini il concetto di guerra santa, spiegando che l’unico modo per ottenere il paradiso era la morte in battaglia. Nel materiale sequestrato scaricato dal web si vedono bimbi sgozzare delle persone.