Igor non risponde ai magistrati bolognesi

Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, il freddo killer accusato di sei omicidi tra l’Italia e la Spagna, è stato interrogato in carcere a Saragozza. E’ apparso, a chi lo ha incontrato, cinico e sprezzante.

All’atto istruttorio hanno partecipato due interpreti, in grado di parlare italiano, spagnolo, russo e serbo. Imponenti le misure di sicurezza: nel breve tragitto dalla cella all’aula dove si è avvalso della facoltà di non rispondere è stato scortato da tre agenti con giubbotti ‘anti-lesioni’ che lo tenevano ammanettato.

 
La trasferta in Spagna degli investigatori italiani viene considerata comunque in modo positivo, visto che l’obiettivo era radicare il procedimento e scambiarsi le informazioni con i colleghi spagnoli. In particolare dalla Guardia Civil sarebbero stati acquisiti elementi utili sul tema dei possibili complici di ‘Igor’, che saranno valutati in ordine alla possibilità di contestare il favoreggiamento per fatti commessi in Italia.

La trasferta dei magistrati. Questa mattina, venerdì 23 marzo, i magistrati di Bologna interrogano per la prima volta Igor, vero nome Norbert Feher, il killer di 41 anni, serbo, accusato di sei delitti tra l’Italia e la Spagna.

Il procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Marco Forte, accompagnati da sette carabinieri che si sono occupati delle indagini, interrogano Igor nel carcere di Saragozza, dove l’uomo è detenuto dal 20 dicembre. Il confronto si tiene in prigione perché la direzione del penitenziario di ‘Zuera’ ha sconsigliato per questioni di sicurezza il trasferimento di Igor presso il palazzo di giustizia di Saragozza.

 
Oggi i due magistrati bolognesi saranno ricevuti dal presidente della Corte superiore e dal procuratore capo della comunità autonoma di Aragona, e come si legge sul sito internet del Tribunale di Aragona, incontreranno in un vertice anche il magistrato di Alcaniz che si occupa delle indagini sulla morte dei due agenti della Guardia civil e dell’agricoltore Luis Iranzo.