I bambini e il ministro dell’odio
Arrivano in barca. Non c’è posto per tutti.
Invadono i paesi, rubano il lavoro,
portano malattie, infettano le scuole.
Bambini criminali. Bambini delinquenti.
Bande di ragazzini senza armi né denti.
La barca si è rotta. E’ girata. Caduta.
Le onde troppo alte. Le onde troppo grandi.
I cuori troppo duri. I cuori come scogli.
Sono bambini veri. Di oggi, non di ieri.
Li ho visti sott’acqua. Si abbracciavano.
I figli e le madri. I fratelli e i padri.
Tutti gridavano, ma con l’acqua in bocca
non si sentiva voce. I morti sono pochi?
Il ministro dell’odio è sicuro: “Occorre
costruire un muro sulle onde del mare,
costruire un muro sulle onde del cuore.
Nascondere le mani. Affondare le barche.
O ci salviamo noi. O si salvano loro.
Il mare grosso, rosso. Dolore senza fine.
E’ una bara d’acqua senza un solo fiore.
Nascondere le mani. Affondare le barche.
O ci salviamo noi. O si salvano loro.
Il mare grosso, rosso. Dolore senza fine.
E’ una bara d’acqua senza un solo fiore.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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