Asse Lega e M5S, è muro contro muro. Di Maio: Berlusconi stia a lato. Salvini: no veti

"La Lega deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere", dice Di Maio al termine delle consultazioni al Quirinale. 
E ancora: "C’è solo una soluzione per sbloccare questo stallo e investe Silvio Berlusconi: deve mettersi di lato e consentire la partenza per un governo di cambiamento. Altrimenti l’unica risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Fi". Lo dice Luigi Di Maio al termine delle consultazioni al Quirinale.
 

Centrodestra pronto a governare solo. "Il centrodestra è pronto a farsi carico di questa responsabilità unitariamente, formando un governo forte e di lunga durata con un premier indicato dalla Lega", dice Matteo Salvini, parlando al termine delle consultazioni con Mattarella. "No ai veti e all’arroganza dei singoli. Basta con veti e tattiche, M5s sia responsabile". "Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento" emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe "disattesa. Speriamo non sia così per l’Italia, per noi è il valore più grande", spiega il leader della Lega. "Ci attendiamo dalle altre forze politiche, a partire dal Movimento Cinque Stelle, altrettanta responsabilità". Salvini ha letto un comunicato congiunto con accanto Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, che annuiva vistosamente contando con le dita i singoli punti del comunicato man mano che venivano esplicitati.

Secondo giro di consultazioni. Sul colle del Quirinale, dalle 10 di giovedì mattina 12 di aprile, è iniziato il secondo giro di consultazioni che si protrae sino alla sera di venerdì. 

 
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rice prima i rappresentanti dei partiti. I big nel pomeriggio. Il capo dello Stato intende verificare le intenzioni delle forze politiche dopo la pausa di riflessione. 
Questa mattina al Colle i gruppi di minore consistenza, col debutto del gruppo di Liberi e uguali della Camera, appena costituitosi con 14 deputati. Nel pomeriggio: Pd, centrodestra unito e M5s. Venerdì saliranno al Colle il presidente emerito Napolitano e i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati.  
Mattarella si aspetta qualche novità, perché si augura che il tempo finora concesso sia stato impiegato per tracciare un possibile percorso, non per riproporre preclusioni e distinguo. Diversamente, non sarebbe intenzionato a concedere un terzo giro di consultazioni. 
Venerdì pomeriggio spiegherà agli italiani che è disposto ad aspettare ancora qualche giorno ma non un tempo infinito, che scadenze economiche e scenari internazionali sconsigliano.

Il programma della giornata. Ore 16.30 Andrea Marcucci e Graziano Delrio, capigruppo Pd al Senato e alla Camera, accompagnati da Maurizio Martina e Matteo Orfini, ‘reggente’ e presidente del partito – ore 17.30 Stefano Bertacco e Fabio Rampelli, capigruppo FdI al Senato e alla Camera, accompagnati da Giorgia Meloni, capo della forza politica Fratelli d’Italia; Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, capigruppo FI al Senato e alla Camera, accompagnati da Silvio Berlusconi, presidente del partito; Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, accompagnati da Matteo Salvini, segretario federale del partito. – ore 18.30 Danilo Toninelli e Giulia Grillo, capigruppo M5s al Senato e alla Camera, accompagnati da Luigi Di Maio, capo della forza politica Movimento 5 Stelle.