Alluvione Bassa, sono pronti 350mila euro

Tempi brevi per il risarcimento dei danni alle attività commerciali, di ristorazione e artigianali provocati dagli eventi alluvionali che l’11 e 12 dicembre scorsi hanno investito la frazione di Lentigione, nel comune di Brescello (Re), Colorno (Pr) e Campogalliano (Mo), con l’esondazione dei fiumi Enza, nella Bassa reggiana, e Parma, e gli allagamenti per la piena del Secchia, nel modenese.

Si sono infatti già concluse le istruttorie per il riconoscimento dell’ammissibilità dei danni, affidate ai Comuni dove hanno sede i negozi, le botteghe e le aziende colpite sulla base della delibera – la n. 20/2018 – adottata l’8 gennaio scorso dalla Giunta regionale, che ha stanziato 350.000 euro per l’indennizzo degli operatori danneggiati. Fondi propri coi quali la Regione ha deciso di anticipare i risarcimenti statali, decisione e procedura mai adottate prima.           

 
Secondo i dati forniti dai tre Comuni interessati, sono 24 le domande di risarcimento ammesse per un importo complessivo di 343.700 euro: 12 quelle presentate da imprese che operano nel Comune di Colorno (Pr) per un totale di 92 mila euro, 8 in quello di Brescello (Re) per 107 mila euro e 4 a Campogalliano (Mo) per 144.700 euro. Sono ora in corso i controlli sui requisiti dei beneficiari e se alla chiusura definitiva dell’iter amministrativo questi numeri fossero confermati, in sostanza andrebbe quasi completamente esaurito lo stanziamento di 350.000 euro deliberato in via straordinaria dalla Giunta per far fronte all’emergenza. 
 
Anticipati i risarcimenti statali. Un provvedimento inedito, quello varato dalla Giunta regionale a inizio anno, per aiutare le imprese colpite a rimettersi in piedi al più presto e ripartire subito, anticipando eventuali finanziamenti messi a disposizione dal Governo per il risarcimento dei danni causati dal maltempo e per i quali è stata avviata una puntuale ricognizione in altre aree del territorio regionale colpite dal maltempo nel dicembre scorso. Il bando emanato dalla Regione era rivolto a titolari di negozi, bar, ristoranti e piccole imprese artigianali e prevedeva l’erogazione di contributi fino al 100% per il ripristino di immobili danneggiati, la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali, compresi impianti e macchinari, la sanificazione dei locali adibiti alle attività, il rifacimento e la messa a norma degli impianti e la ricostituzione delle scorte aziendali. Tra le spese rimborsabili figuravano anche i costi per le perizie asseverate da presentare assieme alla domanda.  
 
La procedura sta quindi giungendo al traguardo in tempi record: le imprese danneggiate hanno avuto 20 giorni di tempo dall’emanazione del bando per presentare la domanda; poi altri 30 giorni per il complemento l’istruttoria. I Comuni dovranno trasmettere l’elenco dei beneficiari, con l’indicazione dei relativi indennizzi, alla Regione, che provvederà a girare le risorse ai Comuni interessati per la liquidazione dei fondi ai titolari delle attività commerciali e artigianali danneggiate. I lavori di ripristino e le spese per far ripartire le attività dovranno in ogni caso essere effettuate entro il 31 dicembre 2018.