A Vinitaly oltre 500 etichette emiliane

Oltre 500 etichette in degustazione, 200 cantine ospiti tra singole aziende e consorzi di produttori, 7 banchi di assaggio, 20 sommelier per dare consigli e suggerimenti agli avventori, 1 ristorante con menu legato al territorio per il miglior abbinamento cibo/vino.
 
E poi un fitto calendario di appuntamenti, tra convegni, incontri di lavoro e presentazioni varie, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio vitivinicolo regionale, assieme alla cultura e alle tradizioni legate al territorio.
Il tutto all’interno del padiglione 1 di 4.000 metri quadrati, con allestimenti e veste grafica completamente rinnovati all’insegna della rigenerazione, anzi della ‘REgeneration’, come recita lo slogan coniato per l’occasione. Motto che accompagnerà per tutto l’anno le iniziative promozionali di Enoteca regionale Emilia-Romagna in giro per il mondo.  
 
Anche quest’anno il meglio dell’enologia emiliano-romagnola sarà protagonista al 52^ Vinitaly, uno dei più importanti saloni internazionali di settore, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile prossimi. Le cantine presenti, le novità e gli eventi che animeranno lo spazio espositivo gestito dall’ente che ha il compito di valorizzare i vini regionali sono stati presentati in una conferenza stampa a Bologna, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, del presidente e del direttore di Enoteca regionale, rispettivamente Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi e del presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi.
 
‘REgeneration’, filo conduttore della presenza di Enoteca regionale alla rassegna scaligera, rimanda a un’idea di rinnovamento e trasformazione legata all’ambiente e trae spunto da una serie di importanti iniziative all’insegna della sostenibilità della vitivinicoltura.
Altro importante tema sul quale Enoteca regionale Emilia-Romagna punta è la promozione turistica della regione, unendo la valorizzazione del patrimonio territoriale a quello gastronomico ed enologico. Le aziende vitivinicole emiliano-romagnole, negli ultimi anni, hanno fatto grandi investimenti e sono in grado di accogliere i tanti turisti che arrivano nella nostra regione con numeri sempre in crescita nell’ultimo quinquennio. Enoteca ha avviato un progetto, in collaborazione con tutti gli enti e le associazioni territoriali, per creare dei percorsi che conducano i turisti/visitatori direttamente nelle aziende.
 
A Vinitaly lunedì 16 aprile ci sarà un appuntamento proprio per parlare di questa iniziativa in collaborazione con Regione, Movimento del turismo del vino, Unioncamere Emilia-Romagna e Apt Servizi Er.
Gli appuntamenti tra gare, premi e musica fuori salone vino calici
Venendo agli aspetti più conviviali del programma di appuntamenti organizzati da Enoteca regionale, domenica 15 aprile saranno svelate le squadre che partecipano a “Emilia-Romagna a tutto campo”, innovativo format ispirato alla metafora del calcio lanciato in collaborazione con il noto comunicatore e pluristellato sommelier, il romagnolo Luca Gardini: 11 professionisti degustatori di vino, giornalisti, comunicatori italiani e stranieri hanno selezionato  ciascuno 11 vini monovarietali, andando così a comporre le squadre dei vini regionali. 
 
Tra gli altri appuntamenti in calendario la cerimonia di consegna del titolo di ‘Ambasciatore dei vini dell’Emilia-Romagna’, per premiare giornalisti e opinion leader che per la loro storia e attraverso il loro lavoro si sono contraddistinti per la valorizzazione dei vini regionali. Sarà premiato dagli organizzatori di Vinitaly come ‘benemerito della viticoltura emiliano-romagnola’ pure Luciano Zeoli, titolare dell’azienda Monticino Rosso di Imola e produttore di una delle migliori espressioni di Albana, il più prestigioso ‘bianco’ autoctono di Romagna.
 
Il padiglione dell’Enoteca ospiterà inoltre un’iniziativa organizzata dall’associazione nazionale ‘Le Donne del vino’, capitanate dalla delegata regionale Antonietta Mazzeo. Infine, nell’ambito di ‘Vinitaly and the city’, il fuori salone che coinvolge le vie e le piazze più suggestive della città scaligera, Enoteca regionale gestirà per quattro serate piazza San Zeno, dove si esibiranno, tra gli altri, l’orchestra Casadei e i Modena City Ramblers.
 
Infine, nel padiglione 1 sarà possibile avere informazioni per scaricare la app ‘Via Emilia Wine&Food’, la prima ‘dispensa’ tascabile dell’Emilia-Romagna in italiano e inglese (gratis sui market Ios e Google Play): un vademecum a portata di smartphone e tablet che, con un click, porta alla scoperta delle 21 denominazioni enologiche regionali con oltre 300 cantine e mille etichette. Promossa a Vinitaly dall’assessorato Agricoltura con Ais (Associazione italiana sommelier Emilia-Romagna), regalerà una bottiglia di vino offerta dall’Enoteca regionale ai tre fortunati che saranno sorteggiati tra chi scaricherà l’applicazione.
 
Il settore in cifre: 51.700 ettari di vigneti. Lambrusco il vino più acquistato nel 2017, oltre 47 milioni di euro. Il vino è uno dei settori di punta dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna, con una produzione lorda vendibile (plv) 2016 di 315 milioni di euro, il7,3% sul totale di oltre 4,3 miliardi).
I vigneti si estendono in regione su circa 51.700 ettari. Ravenna è la provincia con la più ampia superfice coltivata (29,9%), seguita da Modena (15,5%), Reggio Emilia (15,4%), Forlì-Cesena (11,6%), Bologna (11,4%), Piacenza (10,2%), Rimini (3,7%), Parma (1,1%) e Ferrara (1%).
I cinque vitigni più diffusi sono Trebbiano (29,1% delle superfici), Sangiovese (13,2%), Lambrusco Salamino (9,8%), Ancelotta (8%) e Lambrusco Grasparossa (circa 4%).
 
Tra i primati che vanta la vitivinicoltura dell’Emilia-Romagna spicca la riconferma del Lambrusco come vino più acquistato nel 2017 nei supermercati e discount italiani, il principale canale distributivo. Le vendite, ha certificato un’indagine Iri per Vinitaly, hanno superato i 13,1 milioni di ettolitri in bottiglie da 0,75 litri (0,1%), per un valore di oltre 47 milioni di euro (+2,9%).
Da segnalare tra le etichette regionali in ascesa l’ottima performance dell’Ortrugo, il bianco autoctono del piacentino in fase di grande rilancio che l’anno scorso si è piazzato al terzo posto per incremento delle vendite (+18,8%), alle spalle di Grillo (Sicilia) e Primitivo (Puglia).